Oggi ti parlerò dell’iconografia e di come potrai riconoscere a colpo d’occhio Efesto, artigiano degli Dei.
Come riconoscere Efesto
Efesto (Vulcano per i romani) è il marito di Afrodite: figlio nato storpio di Era, è l’unico fra gli Dei a non essere incredibilmente bello, tanto che persino la madre, disgustata, quando lo vide lo scaraventò giù dall’Olimpo.
Non è quindi difficile riconoscerlo nelle opere d’arte, proprio per questo attributo così peculiare: Efesto è in tutto e per tutto il brutto anatroccolo dell’Olimpo!
Ingegnoso e abile costruttore, tuttavia, Efesto è anche il Dio del fuoco, delle arti meccaniche, della scultura e dei fabbri.
Capace di compensare il suo brutto aspetto con la forza e l’abilità manuale, il Dio viene spesso rappresentato vicino alla sua incudine con il martello alla mano, spesso intento a forgiare i fulmini di Zeus. Altri suoi oggetti tipici sono le tenaglie e la scure.
In quali scene potremmo riconoscere Efesto?
Oltre alle già citate scene in cui Efesto coglie in flagrante Afrodite e Ares, Efesto è principalmente ritratto in prossimità della sua fucina (si dice che fosse alle pendici dell’Etna…), intento a forgiare strumenti incredibili.
Una serie di opere d’arte illustrano anche scene della sua infanzia, dopo che Era lo ripudiò gettandolo giù dall’Olimpo: furono le Nereidi, ninfe del mare, a raccoglierlo e a crescerlo. Fra queste la ninfa che gli fu più vicina fu probabilmente Teti per cui Efesto realizzò in segno di affetto gioielli meravigliosi.
Una menzione d’onore va proprio agli oggetti che Efesto ha realizzato, e che diventano spesso simboli iconografici di altri personaggi della mitologia greca.
Fra questi figurano: i fulmini, lo scettro e l’egida di Zeus, l’arco e le frecce di Cupido, di Apollo e di Artemide, l’armatura e le armi di Achille, l’elmo e i sandali di Ermes, la corazza e l’elmo di Enea, il carro di Helios e… Pandora, la prima donna.
Se vuoi imparare a riconoscere altri Dei, torna indietro all’articolo sull’iconografia per trovare l’indice.