Lo ammettiamo, siamo fan sfegatate del Trono di Spade, libri e serie. Complice un recente rewatch della serie televisiva, ho potuto constatare non pochi richiami e associazioni tra la trama di questa grande saga fantasy e la mitologia greca.
Ne ho fatto una lista, ed è uscito fuori il materiale per un paio di articoli.
Eccoti la classifica di sette richiami alla mitologia greca nel Trono di Spade, dai più evidenti fino ai quelli da vero intenditore!
ALLERTA SPOILER: Ovviamente, se volete ancora vedere la saga e non vi piacciono gli spoiler, è il momento di smettere di leggere quest’articolo e salvarselo per il futuro!
7° Posto: I sette dei e il pantheon greco-romano
Impossibile non notare le somiglianze fra il Pantheon dei sette Dei e quello Greco/Romano, che si riflettono anche nella struttura dei loro templi.
E’ possibile persino fare semplici associazioni tra specifici Dei Greci e i Sette Nuovi Dei della saga. Secondo la mia personale interpretazione troviamo:
- Zeus e il Padre, patroni del giudizio e della giustizia
- Ares e il Guerriero, patroni delle battaglie e della violenza
- Efesto e il Fabbro, patroni della creatività e degli artigiani
- Demetra e la Madre, patrone della fertilità, della pietà e della protezione materna
- Persefone (o Ebe) e la Fanciulla: giovinezza, amore e purezza
- Thanatos e lo Straniero, che dominano sulla Morte e sull’Ignoto
- Minerva e la Vecchia, simboli di saggezza e lungimiranza
6° Posto: Il titano di Bravoos e il Colosso di Rodi
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2 – Il Colosso di Rodi immaginato in un’incisione del XVI secolo di Martin Heermskerck
Il Colosso di Rodi era un’imponente statua del dio Helios, posta a guardia del porto di Rodi. Considerata una delle sette meraviglie del mondo antico, la statua è servita chiaramente da ispirazione per il Titano a guardia del porto di Bravoos.
5° posto: L’uccisione dei figli di Ettore e Rhaeghal
La ribellione di Robert Baratheon e la guerra di Troia hanno diversi punti in comune, e ne parleremo ulteriormente nel prossimo articolo. Fra queste è lampante l’associazione che riguarda il tragico epilogo degli principi infanti in entrambe le guerre.
A seguito della sconfitta di Troia, Neottolemo raggiunse le stanze di Andromaca e si ritrovò davanti Astianatte, figlio infante di Ettore. Su consiglio di Ulisse, il figlio di Achille mise fine alla discendenza di Ettore gettando il piccolo Astianatte dalle mura di Troia, con profonda disperazione di Andromaca.
Una sorte analoga spetta a Rhaenys e Aegon Targaryen, figli di Rhaegar Targaryen ed Elia Martell: il loro omicidio fu ordinato da Tywin Lannister per ingraziarsi Robert Baratheon.
L’atto fu violentemente perpetrato da Ser Gregor Clegane, detto La Montagna, e ser Armory Lorch, lo stesso che sarebbe poi stato ucciso da Jaqen H’ghar per Arya nella seconda stagione.
Si disse che i due eseguirono gli ordini manifestando tanta violenza che lo stesso Tywin Lannister, che di certo non era un animo sensibile, ne fu disgustato.
4° posto: Corvi messaggeri e profezie
Nel trono di spade, il modo più veloce per inviare un messaggio sulle lunghe distanze è l’uso di speciali corvi, addestrati dai maestri della cittadella a questo scopo.
Verso il finire della serie, Bran Stark li utilizza anche come canale per osservare gli spostamenti del Re della notte o gli andamenti della battaglia di Winterfell.
Impossibile inoltre non ricordare il famoso corvo a tre occhi, che proprio Bran sogna e che lo condurrà a diventare profeta e memoria dell’umanità.
Ti ho già parlato ampiamente dei corvi nella mitologia greca e del loro legame con Atena e con Apollo. Per entrambi gli Dei, il corvo ricopriva il ruolo di messaggero e guardiano: poteva essere inviato a sorvegliare una particolare persona o situazione, e aveva il compito di riferire informazioni.
E’ con Apollo, Dio degli Oracoli, che il corvo assume anche una valenza profetica. I romani, inoltre, ne osservavano il volo e ne interpretavano i versi a scopi profetici.
Sebbene Martin guardi anche ai corvi di altre mitologie, è un’associazione difficile da non notare…
3° posto: La morte di Khal Drogo e quella di Eracle
Un parallelo molto interessante è quello tra la morte di Khal Drogo e quella di Eracle. In entrambi i casi, si tratta di due morti perpetrate ad uso del veleno, per vendetta di due “vittime” dei rispettivi guerrieri, sfruttando la complicità inconsapevole della loro sposa.
Nel caso di Eracle, il centauro Nesso sfrutta la gelosia di Deianira per convincerla che il proprio sangue renderà l’eroe fedele, quando in realtà si tratta di un orribile veleno. La sposa ignara ne impregnerà dunque una veste che donerà al marito, finendo con l’ucciderlo.
Nel caso di Khal Drogo la sua rovina arriva con Mirri Maz Duur, sacerdotessa di un villaggio saccheggiato dalla sua orda di cavalieri Dothraki. La donna, spacciandosi come guaritrice, convincerà Daenerys a farle curare una ferita del suo Khal, riuscendo così ad avvelenarlo.
Entrambi gli Eroi videro le loro sofferenze terminate da un terzo: Eracle fu ucciso da suo figlio, mentre Drogo da Daenerys stessa. Sia Eracle che Drogo furono poi bruciati su una pira.
2° posto: Il mito di Tieste e la fine di casa Frey
Tieste è colui che innescò, col fratello gemello Atreo, una sanguinosa faida familiare fatta di torti e vendette, che sarebbe perdurata attraverso Agamennone fino ad investire Oreste. Bandito dal fratello che gli aveva conquistato il trono di Micene, Tieste fu invitato con presunti intenti riappacificatori a un banchetto.
Ciò che Tieste non sapeva fu che il fratello Atreo gli aveva ucciso i figli e ne aveva fatto le portate del banchetto, che Tieste gustò prima che gli fossero mostrati arti e teste degli figli, facendogli comprendere l’inganno.
Una scena analoga si verifica in casa Frey, quando Arya Stark si insinua nel castello e, per vendicare l’uccisione della madre e del fratello, cucina i figli maggiori di Lord Walder Frey e glie li serve a cena.
Solo dopo aver gustato il pasto, Arya gli mostrerà proprio un arto di uno dei flgli, permettendo così a Lord Frey di capire cosa è successo prima di assassinarlo per portare a termine la sua vendetta.
1° posto: Gli immacolati e gli spartani
L’esercito di Daenerys Targaryen comincia a formarsi con la liberazione degli schiavi immacolati nella città di Astapor, una scena davvero epica.
Cresciuti con un addestramento così rigido che solo un immacolato su quattro raggiunge l’età adulta, questi schiavi eunuchi vantano una tecnica militare impeccabile e una solidissima disciplina, ottenute però a un carissimo prezzo.
Viene confidato a Daenerys che per completare il suo addestramento, ad ogni immacolato viene donata una moneta con la quale andare al mercato di schiavi, dove dovranno acquistare un neonato schiavo e ucciderlo. La moneta non è per consolare la madre della perdita emotiva, ma il padrone dello schiavo di quella finanziaria.
Si narra che una pratica simile venisse messa in pratica dagli spartani: per perdere ogni possibile timore verso l’uccisione degli esseri umani, ai giovani spartani venne imposta come prova del passaggio all’età adulta la krypteia.
Questa pratica consisteva nel donare al giovane spartano la libertà (e l’obbligo) di uccidere uno schiavo scelto a caso.
Si tratta, probabilmente, di voci e leggende divulgate dai nemici di Sparta per screditare quello che al tempo era il più temibile degli eserciti.
In realtà, la Krypteia era verosimilmente una sorta di polizia segreta volta a sedare e reprimere eventuali rivolte degli schiavi.
Siamo quindi in quel limbo fra storia e leggenda, ma in ogni caso non sarebbe affatto inverosimile scoprire che ad essa Martin si ispirò quando pensò a come rendere la crudezza dell’addestramento degli Immacolati.
Hai notato altri collegamenti che a noi invece sono sfuggiti? Faccelo sapere con un bel commento!
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