In questa classifica, ti parlerò di sette donne che hanno subito la vendetta di Era per essersi lasciate andare alla passione con Zeus.
Nonostante tutti i trucchetti messi in atto da Zeus per congiungersi con le sue amanti (abbiamo parlato qui dei suoi poteri di metamorfosi), non di rado il padre degli Dei è stato scoperto dalla moglie Era.
Questa, non potendo punire il marito, talvolta se la prendeva con le sue amanti e coi loro figli.
Eccoti la lista delle amanti di Zeus che più di tutte hanno subito la vendetta di Era!
7° posto: Latona, esiliata e inseguita da un drago
Latona, o Leto, era figlia di due titani, Febe e Ceo.
Quando Latona rimase incinta di Zeus questi, temendo le ire della moglie, la esiliò dall’Olimpo.
Una scelta che arrivò troppo tardi e non impedì ad Era di scagliare contro la rivale il drago-serpente Pitone e di imporle il divieto di partorire sulle sue terre (cioè, in parole povere, in qualsiasi terra).
Latona avrebbe avuto una sorte decisamente poco felice, ma fortunatamente riuscì ad approdare a Delfi, appena emersa dalle acque.
Li, non partorì due figli qualsiasi, bensì i due gemelli Apollo e Artemide, che sarebbero poi cresciuti molto protettivi nei confronti della madre.
Pitone fu ucciso da Apollo proprio per vendicare le sofferenze inflitte alla madre.
La sua prole vale a Latona questa posizione in classifica: certo non ha avuto vita facile, ma in confronto alle altre, potrebbe quasi sembrarti fortunata…
6° posto: Egina, la ninfa per cui fu sterminata un’intera isola
Al sesto posto troviamo Egina, una ninfa la cui bellezza venne notata da Zeus che si tramutò in aquila per rapirla. Zeus portò la fanciulla su un’isola che poi avrebbe preso il suo nome, Egina. Lì la sedusse e concepì con lei Eaco e Damocrateia.
Era, furiosa, inviò sull’isola una piaga -o un serpente che avvelenò le acque, secondo altre versioni- uccidendo tutti gli abitanti dell’isola.
Zeus trasformò quindi le formiche in uomini per ripopolarla, e da allora gli abitanti dell’isola sono noti come Mirmidoni (si, proprio il popolo di Achille!).
La trovi al sesto posto della classifica perchè, sebbene abbia causato lo sterminio di un’Isola, non ha sofferto pene dirette ne le hanno sofferte i propri figli. Inoltre, può almeno avere il vanto di essere stata la causa della nascita di un famoso popolo!
5° posto: Semele, morta folgorata da un fulmine
Come per Latona, la fama di Semele si deve soprattutto al suo conosciutissimo figlio: Dioniso.
Secondo il mito, Era, gelosa della relazione tra il marito e questa bellissima principessa, si tramutò nella nutrice della giovane e la convinse con l’inganno a chiedere a Zeus di apparirle come un Dio, e non come un mortale.
Ti ho già parlato qui di come per gli umani non sia affatto raccomandabile esprimere questo desiderio, ma l’ingenua Semele non si fece dissuadere neanche dagli avvertimenti di Zeus e insistette per vederlo in tutto il suo splendore.
Così, a Zeus non restò altro che accontentarla: nel momento stesso in cui si rivelò nel suo vero aspetto, Semele morì folgorata da un fulmine.
Zeus riuscì però a salvare il bambino, Dioniso, che una volta cresciuto andò nell’Ade a recuperare la madre per condurla sull’Olimpo, dove questa divenne immortale col nome di Tione.
4° posto: Io, trasformata in giomenta e rincorsa da un tafano
Ci avviciniamo al podio e abbandoniamo quindi i finali più lieti per quelli dolceamari: il quarto posto lo vince Io, sacerdotessa di Era e principessa di Argo. Zeus, per consumare il rapporto con lei, la nascose in una nuvola dorata.
Discreto, vero?
Cosi discreto che Era non ci mise molto a farsi sospettosa. Zeus negò, ma Era non si lasciò convincere: trasformò Io in una giomenta (in parole povere… in una vacca!) e ordinò al gigante Argo di tenerla legata e nascosta.
Anche questo tentativo di tenere la fanciulla lontana dal marito si rivelò insufficiente: Zeus mandò Ermes a uccidere il gigante e a liberare la giomenta.
Era scatenò quindi contro la povera Io un tafano, che la inseguì per mezzo mondo fino a quando, giunta in Egitto, non partorì acquisendo nuovamente sembianze umane.
3° posto: Callisto, ripudiata e tramutata in orso per quindici anni
Callisto era una ninfa devota ad Artemide. Il nome Callisto significa, in greco, “la Bellissima”. Come ormai hai imparato, un simile attributo fa gola agli Dei, primo fra tutti Zeus.
Piccolo problema: Callisto, in quanto ninfa devota ad Artemide, rifiutava l’accoppiamento con gli uomini. Per sedurla, il padre degli Dei dovette ingannarla trasformandosi nella stessa Artemide.
Rimasta gravida (si, anche io mi chiedo come…), Callisto venne prima ripudiata da Artemide, poi trasformata in orsa da Era, panni in cui fu costretta per quindici anni.
Sarebbe finita uccisa dal suo stesso figlio durante una battuta di caccia se Zeus non fosse intervenuto, ma lo fece solo per trasformare entrambi in costellazioni: l’orsa maggiore e l’orsa minore.
2° posto: Elara, sepolta viva a partorire giganti
Non è stato affatto semplice spartire queste due posizioni ma, a mio giudizio, Elara si piazza al secondo posto. Per non far scoprire ad Era di averla amata, Zeus arrivò addirittura a seppellirla sottoterra!
Lì nascosto, il Dio del tuono concepì con la donna il gigante Tizio. Per Elara non ci fu lieto fine, e neanche un finale dolceamaro: senza i favori di Era ad assisterla durante il parto, morì in travaglio dando alla luce Tizio, che in quanto gigante era troppo grosso perchè il un corpo di donna potesse sostenerne il parto.
1° posto: Lamia, cui furono uccisi tutti i figli
Le Lamie, secondo la mitologia greca, erano figure metà umane e metà animali. La prima fra esse fu Lamia, una regina della Libia di cui, ancora una volta, si invaghi Zeus.
Era, inviperita, uccise tutti i figli di Lamia tranne, secondo alcune versioni del mito, il mostro marino Scilla.
Accecata dal dolore, Lamia iniziò a sfogarsi sui figli delle altre madri, succhiando loro il sangue. Tale atto innaturale corrose il suo bell’aspetto, rendendola mostruosa, sebbene lei sapesse fingersi attraente per attirare gli uomini al fine di succhiarne il sangue. Puoi quindi considerare Lamia una specie di proto-vampiro.
Non si hanno fonti riguardo la morte di Lamia. Figura eternamente mostruosa, Lamia nel medioevo è diventato anche sinonimo di strega.
Come vedi, essere l’amante di un Dio non è per forza un’esperienza tutta rose e fiori, soprattutto se la moglie del Dio è gelosa come Era.
Sei d’accordo coi piazzamenti in questa classifica? Conosci altre storie in cui la gelosia di Era provocò la sventura di qualche amante di Zeus?
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