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Dopo averti parlato dell’iconografia e di come riconoscere i tre fratelli Zeus, Ade e Poseidone nelle opere d’arte, è giunto il momento di dedicarsi alle tre sorelle di questi ultimi, le Dee Era, Demetra e Estia.
Cominciamo quindi a scoprire tutto sull’iconografia della Dea Era, signora degli Dei.
I tratti caratteristici di Era (Giunone)
La Dea Era, conosciuta dai romani come Giunone, è figlia di Crono e Rea, nonchè sorella e gelosissima moglie di Zeus.
Regina dell’Olimpo, Era è la Dea delle donne, delle nascite, della famiglia e del matrimonio, per quanto il suo non sia fra i più invidiabili.
Il marito Zeus, infatti, la tradisce frequentemente con altre donne, siano esse Dee , umane o ninfe, scatenando in lei una profonda gelosia che sfocia spesso in azioni vendicative nei riguardi della malcapitata amante di turno.
Era è una Dea orgogliosa, che non esita a punire chiunque la infastidisca: non solo le amanti del marito, ma anche i figli nati da queste unioni o chiunque si dichiari migliore di lei in qualcosa.
Questo tratto del suo carattere le valse la nomea di più vendicativa fra gli Dei e causò la sua presenza in moltissimi miti.
Come riconoscere Era
Era viene solitamente rappresentata in una posa maestosa, col capo cinto dal polos, una corona alta e cilindrica.
Il polos è tipico non solo di Era, ma anche di altre grandi Dee madri come Rea o Cibele, una Dea arcaica di origine anatolica, il cui culto avrebbe riscosso una certa fortuna tra i romani.
Un altro attributo tipico di Era è il pavone, animale che trainava il suo carro.
Le sono sacri, seppur meno rappresentati, anche il leone e la mucca.
Un altro suo simbolo è la melagrana, che coi suoi chicchi dal succo rosso simboleggia la vita e la morte. Infine, Era viene spesso rappresentata vestita, ma con uno o entrambi i seni scoperti.
Spesso, Era è rappresentata seduta in trono, al fianco del marito Zeus.
Riconoscere Giunone come Dea guerriera
La sua controparte romana, Giunone, ha una sfaccettatura particolare: viene spesso rappresentata in abiti guerrieri, armata e con indosso pelle di capra.
Da Giunone deriva l’aggettivo giunonico, che si usa per definire una donna prosperosa ma ben proporzionata, dotata di un bel portamento, ed è cosi che la Dea è sempre raffigurata.
Se vuoi imparare a riconoscere altri Dei, torna indietro all’articolo sull’iconografia per trovare l’indice.