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Negli scorsi articoli sulla mitologia egizia abbiamo esplorato a fondo le principali divinita della grande Ennade egizia. L’ultima pagina di questo importante tema non puo che essere dedicata a Horus e Anubi.
Horus e Anubi, il Dio falco e il Dio sciacallo, sono due celebrissime divinita egizie.
Tuttavia, ne Horus né Anubi erano parte dell’Enneade egizia, sebbene talvolta Horus venne accolto come decimo ed ultimo elemento.
Horus, Dio-Faraone
Horus era figlio di Osiride ed Iside e fu una delle principali divinità della religione egizia. Era rappresentato come un uomo dalla testa di falco che portava la Doppia Corona che simboleggiava l’unione dell’alto e basso Egitto.
Horus venne col tempo assunto come archetipo del faraone: poiche Iside veniva considerata la madre divina dei sovrani, essi venivano associati al dio-falco.
Horus contro Seth
Horus ha un ruolo fondamentale nel mito di Osiride. Una volta che Iside e Nefti ricompongono il Dio, difatti, Osiride e Iside diventano sovrani dell’Oltretomba.
Ad Horus viene lasciata l’eredità del potere sull’Egitto, ma anche il compito di vendicare il padre.
Proprio Horus affronta lo zio Seth tanto per vendetta quanto per reclamare il trono d’Egitto.
In uno dei loro scontri, Seth priva dell’occhio sinistro il nipote. Si tratta dell’Occhio di Horus, che gli verrà risanato dal Dio Thot assumendo poteri magici e guaritori.
Anubi, il Dio sciacallo
Anubi era figlio di Seth e Nefti, rappresentato come un uomo dalla testa di sciacallo.
Egli è una divinità legata all’Oltretomba ed è proptettore della mummificazione e dei cimiteri.
Suo è il compito di psicopompo, ossia di guidare le anime dei defunti dal mondo dei morti al mondo dei vivi. Proprio a causa di questo ruolo, in Grecia veniva assimilato al Dio Ermes che svolgeva la medesima funzione.
La pesatura del cuore
Ruolo principale di Anubi era la pesatura del cuore. Tale rituale, chiamato “psicostasia” e svolto dal Dio, serviva a decretare se il defunto fosse degno o meno di accedere al cospetto di Osiride.
Nel Duat, l’Oltretomba, Anubi accoglieva i morti nella Sala delle due Verità e qui pesava su una bilancia il cuore del defunto.
Se il cuore era più leggero di una piuma, o dello stesso peso, significava che il defunto aveva vissuto in bontà, e quindi veniva condotto da Osiride nei campi Aaru, il luogo beato. Se invece era più pesante, il cuore veniva divorato dalla Dea Ammit e il defunto era condannato a rimanere nel Duat.
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